Smilodon, la tigre dai denti a sciabola

23.11.2020

Oggi parliamo della famosa tigre dai denti a sciabola, lo Smilodon.

  • Smilodon
  • Specie: S. populator, S. fatalis, S. gracilis
  • Dieta: Carnivoro
  • Zona di provenienza: Nord, centro e sud America

Lo smilodon era un felide ed era diffuso da 2,5 milioni a 10.000 anni fa, nel Sud, Centro e Nord America.

Si alimentavano di prede cacciate e probabilmente anche di carcasse di animali.

Esistono 3 specie di smilodon: 

- S. gracilis era lungo circa 1,8 m per 90/100 kg; 

- S. fatalis era lungo almeno 2 m con un peso da 200 a 300 kg; 

- S. populator poteva raggiungere e superare i 450 kg, altezza di 1,45 m, lunghezza media di 3 m. Quest'ultima specie è stato probabilmente il più grande felide di tutti i tempi.

Lo smilodonte, vissuto nel Pleistocene, è noto soprattutto per gli scheletri completi ritrovati nei pozzi di catrame noti come La Brea Tar pits.

Qui, enormi pozze di catrame da migliaia di anni intrappolano animali di tutti i tipi, restituendo solo le ossa fossili.

Lo smilodont nordamericano era simile a un leone come corporatura, ma aveva la coda corta e il cranio era munito di due grossi canini.

S. populator migrò in Sudamerica, nello stesso periodo.

Questa forma era più robusta, con arti anteriori maggiormente sviluppati e con canini ancora più lunghi. Lo smilodonte era all'apice della catena alimentare; era in grado di cacciare tutti i grandi animali dell'epoca e alcuni scienziati ipotizzano che attaccasse di solito in branco. Da una ricerca si evince che avesse una potenza del morso 1/3 di quella del leone attuale. Questo debole morso può essere spiegato dal fatto che i suoi canini (lunghi 15 o 20 cm), una volta immobilizzata la preda, potevano recidere la trachea o le vene giugulari dissanguandola velocemente; il leone attuale, raggiungendo con le sue zanne la lunghezza massima di 7 cm, deve uccidere per soffocamento e ha bisogno di una pressione molto superiore.

Infine test dimostrano che le zanne dello Smilodon erano piuttosto fragili.

Si ipotizza quindi che la pericolosità dello Smilodont consistesse nella forza posseduta dall'animale nelle zampe anteriori che doveva essere molto superiore a quella dei predatori attuali, in quanto lo Smilodonte doveva cacciare buttando a terra la preda e mantenendola ferma per poi azzannarla.

Fonti: Wikipedia.org, prehistoric wildlife.com 

Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia