Stegosauro, l'erbivoro più temuto del giurassico.
Oggi parleremo di un dinosauro molto iconico e conosciuto, lo Stegosauro.

- Stegosauro
- Specie: S. armatus, S. stenops, S. ungulatus
- Zona di provenienza: USA
- Dieta: erbivoro



Lo stegosauro è un genere estinto di dinosauro vissuto nel Giurassico superiore circa 155/150 milioni di anni fa negli Stati Uniti.
Lo stegosauro era un erbivoro quadrupede di grandi dimensioni.
Lo stegosauro è molto conosciuto grazie alla.sua particolare doppia fila scaglie e alla coda munita di 4 punte sulla coda.
La loro funzione è ancora sconosciuta anche se molto probabilmente usava la coda per difendersi e le placche invece servivano per apparire più grandi(sia per scoraggiare i possibili predatori, sia per l'accopiamento) e servivano per la termoregolazione.
La sua testa piccola e tozza indica che si nutriva di di bassi cespugli e indica che aveva un basso rapporto cervello-massa corporea.
Grazie ad un cranio ben conservato si riuscì a fare il calco della cavità celebrale dell' animale, indicando che su 5 tonnellate, che era il peso complessivo del dinosauro, esso pesava sol 80 grammi.
Aveva inoltre un piccolo becco che usava per spezzare i cespugli e gli arbusti.
Il numero di placche dorsali varia da 17 a 22, esse non erano attaccate allo scheletro, bensì alla pelle.
Le piastra man mano che si allontanavano dalla coda e dalla testa ai ingrandivano, arrivando, nell'area centrale dell'animale, a 60 cm.
La parte finale della coda, munita da 4 artigli, è chiamata "thagomizer", ogni spina è lunga circa 60-90 cm.
Lo stegosauro fu scoperto durante la "guerra delle ossa" da Charles Marsh nel 1877, in Colorado.
All'inizio Marsh pensò che esso fosse una tartaruga e lo chiamò " stegosauro" ossia "lucertola tetto".
Poi trovando altre resti scoprì che si trattava di un dinosauro e pensò che fosse bipede perché le sue gambe posteriori erano più lunghe di quelle anteriori.
Poi dopo si scoprì che in realtà era quadrupede e poteva correre alla velocità di circa 6/7 km/h.
Molto probabilmente vivevano in branchi.


Fonti: Wikipedia.org, prehistoric wildlife.com